martedì 28 maggio 2019

Ed un gran sole si accese in cielo

Il brano che segue è tratto dal famoso romanzo “Il gran sole di Hiroshima” di Karl Bruckner.
È il 6 agosto 1945 e nel cielo di Hiroshima appare una luce accecante, intensa come un nuovo sole. È l’esplosione della prima bomba atomica, la cui potenza distrusse l’intera città, provocando oltre 150 000 fra morti e feriti. L’ordigno sconvolse anche le vite di chi miracolosamente scampò al disastro arrecando, negli anni successivi, conseguenze pesanti alla salute, a causa delle radiazioni.

Il colonnello Tibbets, comandante del B29 “Enola Gay1”, guidò l’apparecchio a 8000 metri d’altezza, verso il centro della città di Hiroshima2. Nello spazio riservato al carico, l’armiere, maggiore Farabee, mise in funzione il meccanismo di sganciamento della bomba. Poi mirò il bersaglio.
La bomba cadde.
Con un miagolio infernale il mostro precipitò giù.
Gli uomini dell’equipaggio dell’“Enola Gay” inforcarono subito, secondo gli ordini ricevuti, neri occhiali protettivi davanti ai vetri della maschera per l’ossigeno. Nessuno di loro sapeva a quale scopo dovevano servire questi occhiali. Nessuno di loro sapeva che cosa sarebbe accaduto il minuto successivo. Essi eseguivano soltanto un ordine preciso.
E aspettarono, con le membra così irrigidite da parere insensibili.
Tendevano l’orecchio, credevano di sentire l’urlo della bomba che precipitava. Ma era soltanto il pulsare del loro stesso sangue.
E tutti guardavano fissi nel vuoto, senza vedere, con i volti impietriti dal presentimento di una catastrofe mai vista ancora sulla faccia della Terra.
Per quanto forte battesse il polso del colonnello Tibbets, il suo orologio seguitava indisturbato a scandire il tempo con le sue rotelline; un secondo dietro l’altro si trasformavano in passato.
Le lancette segnavano le otto, quattordici minuti e trentacinque secondi.
Alla bomba era attaccato un paracadute che, per mezzo di un apparecchio appositamente studiato, si aprì com’era previsto.
La bomba oscillò, sempre scendendo verso terra, appesa al paracadute. Le lancette dell’orologio segnarono le otto, quattordici minuti e cinquanta secondi.
La bomba si trovava a 600 metri dal suolo.
Alle otto e quindici minuti era scesa di altri 100 metri, quando altri apparecchi inventati dagli scienziati fecero scattare l’accensione all’interno della bomba: neutroni provocarono la disintegrazione di alcuni atomi di un metallo pesante, l’uranio 235. E questa disintegrazione si ripeté in una reazione a catena di sbalorditiva velocità.
In un milionesimo di secondo, un nuovo sole si accese nel cielo, in un bagliore bianco, abbagliante.
Fu cento volte più incandescente del sole nel firmamento.
E questa palla di fuoco irradiò3 milioni di gradi di calore contro la città di Hiroshima.
In questo secondo, 86.000 persone arsero vive.
In questo secondo, 72.000 persone subirono gravi ferite.
In questo secondo, 6.820 case furono stritolate e scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri d’altezza nel cielo, sotto forma di una colossale nube di polvere.
In questo secondo, crollarono 3.750 edifici, le cui macerie si incendiarono.
In questo solo secondo, raggi mortali di neutroni e raggi gamma bombardarono il luogo dell’esplosione per un raggio di un chilometro e mezzo.
In questo secondo, l’uomo, che Dio aveva creato a propria immagine e somiglianza, aveva compiuto, con l’aiuto della scienza, il primo tentativo di annientare se stesso.
Il tentativo era riuscito.
(Adattato da K. Bruckner, Il gran sole di Hiroshima, Giunti, Firenze, 2004)

1. B29 “Enola Gay”: nome del bombardiere che sganciò su Hiroshima la prima bomba atomica. Enola Gay è il nome della madre del pilota Tibbets.
2. Hiroshima: città del Giappone situata nella parte più occidentale dell’isola di Honshu. A pochi chilometri di distanza c’è Nagasaki, la città su cui fu sganciata la seconda bomba atomica.

3. irradiò: sprigionò.

Prova a rispondere alle suguenti domande:

1. Chi è il colonnello Tibbets?
a. Il comandante del B29 “Enola Gay”.
b. Il copilota del B29 “Enola Gay”.
c. Il comandante delle Forze armate americane.

2. Chi mette in funzione il meccanismo di sganciamento della bomba?
................................................................................................................................................................

3. Subito dopo aver sganciato la bomba, che cosa indossa l’equipaggio dell’aereo?
a. Occhiali da vista.
b. Occhiali neri protettivi.
c. Occhiali da sole.

4. A che ora la bomba atomica si trova a 600 metri da terra?
................................................................................................................................................................

5. La bomba scende lentamente verso terra. Per quale motivo?
a. È molto leggera.
b. È avvolta in un cellophane nero.
c. È appesa a un paracadute.

6. A tuo parere, per quale motivo ai militari presenti sull’“Enola Gay” fu ordinato di
indossare occhiali dalle lenti scure?
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................

7. Nel testo si legge: «In un milionesimo di secondo, un nuovo sole si accese nel cielo, in un bagliore...». Quali aggettivi fra quelli proposti di seguito sono adatti a completare la frase? Sottolineali.
offuscato – cupo – accecante – abbagliante – luminosissimo – opaco

8. Nel linguaggio figurato molto spesso si usa l’espressione “a prova di bomba”. È un’espressione che indica una teoria, un giudizio o una giustificazione che:
a. può essere contestata solo con un giudizio negativo come una bomba.
b. può resistere a qualsiasi attacco o critica.
c. ha effetti devastanti.

9. Quali fra i seguenti aggettivi sono sinonimi e quali contrari di luminoso? Inserisci gli aggettivi proposti nella tabella.
annebbiato – appannato – buio – brillante – smagliante – luminescente – scintillante – scuro – splendente – plumbeo

Pinocchio: un copione

  SCENA N° 1 Mastro Ciliegia     Cantastorie   Questa è la storia di un burattino che vuole essere un vero bambino Ma è bugi...