HARRY
POTTER ED IL MOLLICCIO
(da
“Harry Potter ed il Prigioniero di Azkaban” di Joanne K. Rowling)
«Niente
paura» commentò il professore con la massima calma. «C'è un Molliccio lì
dentro».
Quasi
tutti sembravano convinti che ci fosse da aver paura, eccome. Neville rivolse
al professor Lupin un'occhiata di puro terrore, e Seamus Finnigan fissò con
apprensione la maniglia che aveva preso a sbatacchiare.
«I
Mollicci amano i luoghi chiusi e oscuri» spiegò il professor Lupin. «Gli
armadi, gli spazi sotto i letti, le antine sotto i lavandini... Una volta ne ho
incontrato uno che si era insediato in una pendola. Questo si è trasferito lì
dentro ieri pomeriggio, e ho chiesto al Preside di lasciarcelo per poter fare
un po' di pratica con voi del terzo anno. Allora, la prima domanda che dobbiamo
porci è questa: che cos'è un Molliccio?»
Hermione
alzò la mano.
«E
un Mutaforma» disse. «Può assumere l'aspetto di quello che si ritiene ci
spaventi di più».
«Non
avrei saputo dirlo meglio» approvò il professor Lupin, e Hermione sorrise
radiosa. «Quindi il Molliccio che sta lì al buio non ha ancora assunto una
forma. Non sa ancora che cosa spaventerà la persona dall'altra parte della
porta. Nessuno sa che aspetto ha un Molliccio quando è solo, ma quando lo farò
uscire, diventerà immediatamente ciò di cui ciascuno di noi ha più paura.
Questo significa» disse il professor Lupin, ben deciso a ignorare il
farfugliare terrorizzato di Neville, «che abbiamo un grosso vantaggio sul
Molliccio prima di cominciare. Hai capito quale, Harry?»
«Ehm...
forse... siccome siamo in tanti, lui non sa che forma prendere?»
«Precisamente»
disse il professor Lupin, e Hermione abbassò il braccio, un po' delusa. «È
sempre meglio avere compagnia quando si ha a che fare con un Molliccio. Così lo
si confonde. Che cosa diventerà, un cadavere senza testa o una lumaca
carnivora? Una volta ho visto un Molliccio commettere l'errore di cercare di
spaventare due persone contemporaneamente. Alla fine si è trasformato in mezza
lumaca. Nemmeno lontanamente spaventoso.
«L'incantesimo
per respingere un Molliccio» continuò Lupin, «è semplice, ma richiede una
grande forza mentale. Sapete, ciò che sconfigge un Molliccio sono le risate.
Quello che dovete fare è costringerlo ad assumere una forma che trovate
divertente. Ora proveremo l'incantesimo senza le bacchette magiche. Dopo di me,
prego... Riddikulus!»
«Riddikulus!»
ripeterono tutti in coro.
«Bene»
disse il professor Lupin. «Molto bene. Questo però era il meno, temo. Vedete,
la parola da sola non basta. Ed è qui che entri in campo tu, Neville».
L'armadio
tremò di nuovo, anche se non tanto quanto Neville, che avanzò con l'aria di un
condannato a morte.
«Bene,
Neville» disse il professor Lupin. «Innanzitutto: qual è la cosa che ti fa più
paura al mondo?»
Le
labbra di Neville si mossero, ma non ne uscì nulla.
«Scusa,
Neville, non ho capito» disse il professor Lupin incoraggiante. Neville si
guardò intorno terrorizzato, come per chiedere aiuto, poi mormorò, poco più che
in un sussurro:
«Il
professor Piton».
Quasi
tutti risero. Anche Neville sorrise a mo' di scusa. Il professor Lupin, invece,
parve impensierito.
«Il
professor Piton... mmm... Neville, tu vivi con la nonna, vero?»
«Ehm...
si» ammise Neville nervosamente. «Ma... non voglio che il Molliccio si
trasformi in lei».
Neville
parve stupito ma rispose:
«Be'...
ha sempre lo stesso cappello. Un cappello alto con un avvoltoio impagliato in
cima. E un vestito lungo... quasi sempre verde... e a volte un collo di volpe»
«E
la borsetta?» gli suggerì il professor Lupin.
«Ne
ha una grande, rossa» rispose Neville.
«Va
bene» disse il professor Lupin. «Riesci a immaginarti bene questi vestiti,
Neville? Riesci a vederli con l'occhio della mente?»
«Sì»
disse Neville in tono incerto. Era chiaro che si chiedeva cosa sarebbe venuto
dopo.
«Quando
il Molliccio uscirà dall'armadio, Neville, e ti vedrà, assumerà l'aspetto del
professor Piton» disse Lupin. «E tu alzerai la bacchetta, così, griderai
Riddikulus e ti concentrerai al massimo sugli abiti di tua nonna. Se tutto va
bene, ci ritroveremo davanti il professor Molliccio Piton con tanto di
cappello, avvoltoio, vestito verde e borsa grande rossa». Tutti scoppiarono a
ridere. L'armadio si agitò ancora più violentemente.
«Se
Neville ce la fa, è probabile che il Molliccio concentri la sua attenzione su
ciascuno di noi, a turno» prosegui il professor Lupin. «Vorrei che tutti voi
ora vi soffermaste a pensare qual è la cosa che più vi fa paura, e a immaginare
come fare per renderla comica...»
Harry
rabbrividì, poi si guardò attorno, nella speranza che nessuno si fosse accorto
di niente. Molti dei suoi compagni avevano gli occhi chiusi. Ron stava
borbottando fra sé «strappagli le zampe». Harry era sicuro di sapere a cosa
alludeva. Ciò che Ron temeva di più erano i ragni.
«Siete
pronti?» chiese il professor Lupin.
Harry
si sentì invadere da un'ondata di paura. Non era pronto. Come si poteva rendere
meno spaventoso un Dissennatore? Ma non voleva chiedere altro tempo: tutti gli
altri avevano risposto di sì e si stavano rimboccando le maniche.
«Neville,
noi tutti faremo un passo indietro» disse il professor Lupin. «Ti sgombriamo il
campo, d'accordo? Sarò io a chiamare il prossimo... ora tutti indietro, così
Neville può vedere bene...»
Si
ritrassero tutti lungo le pareti, lasciando Neville solo di fronte all'armadio.
Era pallido e spaventato, ma si era rimboccato le maniche del mantello e teneva
pronta la bacchetta magica.
«Al
tre, Neville» disse il professor Lupin, puntando la bacchetta verso la maniglia
dell'armadio. «Uno... due... tre... ora!»
Un
getto di scintille sprizzò dalla punta della bacchetta di Lupin e colpì la
maniglia. L'armadio si spalancò. Ne uscì Severus, arcigno e minaccioso, gli
occhi che lampeggiavano, puntati su Neville.
Neville
arretrò, la bacchetta levata, cercando invano di parlare. Severus si stava
curvando su di lui, s'insinuava nei suoi abiti.
«R... r... riddikulus!»
strillò Neville.
Calì
avanzò con fare deciso. Severus le girò intorno. Si udì un altro schiocco, e al
suo posto comparve una mummia tutta fasciata, grondante sangue. Il suo volto
senza occhi era rivolto verso Calì e la cosa cominciò ad avanzare verso di lei,
molto lentamente, strascicando i piedi, le braccia rigide che si alzavano...
«Riddikulus!»
gridò Calì.
(Calì
attua con successo l’incantesimo contro il Molliccio e così altri studenti)
«Eccellente!
Ron, a te!» Ron balzò in avanti. Crack! Qualcuno urlò. Un ragno gigante,
alto due metri e coperto di peli, avanzava verso Ron, agitando le tenaglie,
minaccioso. Per un attimo, Harry pensò che Ron fosse come paralizzato. E poi...
«Di
qua!» esclamò il professor Lupin all'improvviso, correndo in avanti.
Crack!
Il
ragno senza zampe era sparito. Per un attimo, tutti si guardarono intorno per
capire dov'era finito. Poi videro una sfera di un bianco argenteo galleggiare a
mezz'aria davanti a Lupin, che disse «Riddikulus!» quasi pigramente.
Crack!
«Avanti,
Neville, finiscilo!» disse Lupin, mentre il Molliccio cadeva a terra sotto
forma di scarafaggio. Crack! Ricomparve Severus. Questa volta Neville avanzò
con aria decisa.
«Riddikulus!»
gridò, e tutti per un brevissimo istante ebbero una seconda visione di Severus
vestito di pizzo. Poi Neville scoppiò a ridere. Il Molliccio esplose e si
dissolse in mille volute di fumo.
«Eccellente!»
tuonò il professor Lupin mentre la classe applaudiva.
DOMANDE
- Il Molliccio è nascosto dentro un vecchio armadio. Che cos’è un Molliccio?
- Perché il professore ha lasciato un Molliccio nell’armadio?
- Perché la classe ha un grosso vantaggio sul Molliccio?
- In questo racconto il nemico da sconfiggere è la propria paura o il popolo dei Mollicci?
- Quali sono i personaggi principali del racconto e quale ruolo hanno?
- Partendo dalla domanda che il professor Lupin fa ai suoi studenti: “Vorrei che tutti voi vi soffermaste a pensare qual è la cosa che più vi fa paura, e a immaginare come fare per renderla comica” rifletti…Quali sono le tue paure? Quelle in cui si potrebbe trasformare il Molliccio… E quale forma divertente potresti costringerlo ad assumere per sconfiggerlo? Quindi devi pensare a ciò che ti fa più paura e a ciò che ti fa ridere di più! Ora che hai riflettuto, racconta bene il tuo incontro col Molliccio…in chi si trasforma e tu in cosa lo trasformi per sconfiggerlo?